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Articolo: IL BENESSERE DELLA PROSTATA

IL BENESSERE DELLA PROSTATA
antiossidante

IL BENESSERE DELLA PROSTATA

Dott. Simone Gabbanini


Cos’è la prostata?


La prostata è una ghiandola esocrina del sistema riproduttivo maschile. È un piccolo organo avente le dimensioni di una castagna che si trova nella pelvi, alla base della vescica, e circonda il tratto superiore dell’uretra, il sottile canale che consente all’urina e allo sperma di fuoriuscire dal pene.

La principale funzione della prostata è quella di produrre il liquido seminale, un fluido alcalino che serve a nutrire gli spermatozoi (prodotti nei testicoli) insieme ai quali costituisce lo sperma.  

A causa della posizione anatomica e delle funzioni svolte, la prostata è strettamente correlata ai processi di minzione, erezione ed eiaculazione, ed è proprio un’alterazione di queste funzioni che fa presagire ad un disturbo a carico della ghiandola. Circa il 25% degli uomini di età pari o superiore a 55 anni presenta problemi alla prostata. Questa percentuale arriva al 50% all’età di 70 anni.


Quali sono i principali disturbi associati alla prostata?


Le tre forme più comuni di malattia della prostata sono:

  1. Infiammazione o prostatite
  2. Tumore alla prostata
  3. Ingrossamento non canceroso della prostata o ipertrofia prostatica benigna

Cos’è la prostatite? Quali sono i sintomi?


La prostatite può colpire uomini di qualsiasi età, ma è più comune nella fascia compresa tra i 30 e i 50 anni. È un’infiammazione della ghiandola prostatica spesso associata a tumefazione e dolore della stessa.

I sintomi causati dalla prostatite si possono trasmettere anche al pavimento perineale, al pene, ai testicoli e all’inguine. La forma più comune è di origine batterica ed è strettamente legata allo stile di vita (dieta, fumo, alcol, sedentarietà), alla presenza di disturbi gastrointestinali (stitichezza prolungata, emorroidi) e alle abitudini sessuali (rapporti non protetti, prolungata astinenza).


Si possono distinguere 4 tipi di prostatite:

  • Batterica acuta
  • Batterica cronica
  • Abatterica cronica
  • Infiammatoria asintomatica

La prostatite batterica nella maggior parte dei casi è acuta e i pazienti con questa malattia presentano i tipici segni dell’infezione genito-urinaria come: febbre, brividi, aumento nella frequenza minzionale, bruciore o dolore durante la minzione.

Di solito è causata da un’infezione a trasmissione sessuale ed è anche considerata la più facile da diagnosticare e curare in modo efficace tramite somministrazione di terapia antibiotica.

La forma cronica si presenta quando i batteri creano all’interno della prostata dei biofilms all’interno dei quali gli antibiotici non riescono a penetrare rendendo la terapia convenzionale inefficace. In questi casi è necessario agire somministrando antibiotici specifici per tempi più lunghi.


La prostatite può essere anche di origine non batterica e, in questo caso, dobbiamo distinguere tra prostatite cronica abatterica e prostatite infiammatoria asintomatica.

La prima rappresenta la forma di prostatite più comune, ma più difficile da curare.

Generalmente si manifesta dopo i 25 anni di età e la comparsa dei sintomi non è apparentemente legata a cause specifiche poiché nelle urine, nello sperma e nel tampone uretrale, non vengono isolati batteri patogeni. Per questo motivo la prostatite cronica abatterica viene spesso classificata come Sindrome da dolore pelvico cronico che indica una vastissima gamma di sintomi dolorosi spesso associati a problematiche minzionali e/o sessuali. La malattia può insorgere per le più svariate cause, tra cui una vera pregressa prostatite oppure una serie di malattie proctologiche quali fistole, ragadi ed emorroidi. 

La prostatite infiammatoria asintomatica viene solitamente diagnosticata tardivamente poiché non causa sintomi e quindi viene scoperta accidentalmente durante la valutazione per altre malattie della prostata, valori elevati di PSA (Antigene Prostatico Specifico il cui livello ematico è associato a malattie prostatiche) o durante la ricerca di cause di infertilità. Questo tipo di prostatite non necessita di alcun trattamento.


Cos’è il tumore alla prostata? Come si manifesta?


Il cancro alla prostata è uno dei tipi più comuni di tumore che colpisce i maschi in età adulta. Mentre alcuni tipi di cancro alla prostata crescono lentamente e possono richiedere un trattamento minimo o addirittura nessun trattamento, se circoscritti alla ghiandola, altri tipi sono aggressivi e possono diffondersi rapidamente e quindi vanno trattati tempestivamente.

Come tutti i tumori, anche quello alla prostata, se diagnosticato precocemente ha maggiori possibilità di essere trattato con successo.


Un tumore alla prostata in stadio avanzato può causare sintomi come:

  • Difficoltà a urinare
  • Diminuzione della forza nel flusso di urina
  • Sangue nelle urine
  • Sangue nello sperma
  • Disfunzione erettile

Tuttavia questi sintomi sono comuni anche a prostatiti o altri disturbi dell’apparato uro‑genitale, per cui, in presenza di alcuni di essi è opportuno rivolgersi al proprio medico. Non è chiaro cosa causi il cancro alla prostata, tuttavia è ben noto quali siano i fattori di rischio.

Per esempio gli studi confermano che la probabilità aumenta col passare degli anni; esami autoptici mostrano neoplasie prostatiche nel 15-60% degli uomini di età compresa tra 60 e 90 anni, con un’incidenza che aumenta con l’età. La storia famigliare di tumore alla prostata costituisce un motivo ulteriore per eseguire accertamenti dopo i 50 anni. Anche l’obesità, il consumo di alcol, il tabagismo e una dieta ricca di grassi animali rappresentano fattori predisponenti.


Cos’è l’ipertrofia prostatica benigna (IPB)?


L’ipertrofia prostatica Benigna(IPB) è un disturbo in seguito al quale la ghiandola prostatica aumenta di dimensioni e può premere contro l’uretra, causando una serie di sintomi urinari; tuttavia non è scontato che tutti gli uomini con una prostata ingrossata manifestino sintomi. Il termine benigna sottintende che l’aumento delle dimensioni della ghiandola non indica la presenza di tumore. L’IPB insorge generalmente dopo i 50 anni di età, probabilmente a causa di un aumento del rapporto tra estrogeni e testosterone nel sangue. L’IPB non è associata ad un aumento del rischio di cancro, sebbene le due condizioni possano verificarsi contemporaneamente.


I sintomi dell’IPB includono un flusso urinario debole o lento, incapacità di urinare o difficoltà a iniziare la minzione, minzione frequente, urgenza urinaria, nicturia (necessità di urinare durante il riposo notturno) e sensazioni di svuotamento incompleto della vescica dopo la minzione. In presenza di sintomi dolorosi o fastidiosi è necessario rivolgersi al medico per escludere patologie più gravi (tumore).

 

La palpazione per via rettale della prostata è l’esame più indicato, seguito, eventualmente, da approfondimenti strumentali quali ecografia o risonanza magnetica. Di solito i medici non trattano l’IPB, a meno che i sintomi non procurino fastidio o causino infezioni. In questi casi, possono essere prescritti alcuni farmaci. Alcuni farmaci rilassano determinate parti della prostata e della vescica per migliorare il flusso di urina, altri favoriscono una riduzione del volume prostatico. Se i farmaci non funzionano, è possibile dover ricorrere all’intervento chirurgico per ridurre le dimensioni della prostata.


Gli integratori alimentari possono aiutare a mantenere la prostata in salute?


La salute della prostata dipende soprattutto dalla prevenzione. Lo stile di vita e le abitudini alimentari e igieniche influiscono sulla comparsa o meno di alcune patologie della prostata. Adottare sane abitudini come svolgere attività fisica regolare, non abusare di alcolici, seguire una dieta variata ricca di fibre, frutta e verdura, evitare il fumo di sigaretta, sicuramente rappresenta una buona base di partenza per ritardare la comparsa di disturbi alla prostata e preservarne più a lungo la funzionalità.


È uso comune utilizzare integratori alimentari e prodotti da banco per curare i disturbi legati alla prostata, e, più in generale, all’apparato uro-genitale. In effetti è dimostrato da numerosi studi scientifici che determinati attivi presenti in estratti vegetali, così come alcuni minerali e vitamine, svolgano un’azione benefica nei confronti della prostata e delle funzioni ad essa correlate.

Spesso si ricorre all’integrazione nutrizionale per bilanciare una dieta sempre più sregolata a causa dei ritmi frenetici che la vita moderna impone, in altri casi l’integrazione è resa necessaria per via di disturbi gastro-intestinali (Morbo di Crohn, Colite ulcerosa, Celiachia) che rendono difficile l’assimilazione di determinati nutrienti.


Per esempio, lo zinco [1] è un minerale indispensabile poiché influisce sul metabolismo degli ormoni androgeni, inibendo l’attività dell’enzima 5-alfa-reduttasi che converte il testosterone in diidrotestosterone, un ormone androgeno, quest’ultimo, causa dello sviluppo eccessivo della prostata (IPB).

Il consumo abituale di alcolici comporta una carenza cronica di zinco nell’organismo, poiché l’enzima necessario a metabolizzare l’etanolo, l’alcol deidrogenasi (ADH), è zinc-finger, ovvero richiede zinco per funzionare; anche il tabagismo è nemico di questo prezioso minerale.


Infatti dalla combustione del tabacco si genera cadmio, un elemento tossico, che interferisce con la capacità del corpo di assorbire lo zinco. Alcuni ingredienti vegetali si sono rivelati un vero e proprio toccasana per il benessere della prostata, per esempio l’estratto di Serenoa repens (Saw palmetto)[2], di Ortica [3] e di Semi di zucca [4]. Questi estratti sono ricchi di acidi grassi e fitosteroli in grado di produrre effetti anti androgenici attraverso l’inibizione della 5-alfa-reduttasi.


Il contributo di BeC al benessere della prostata e dell’apparato urogenitale


BeC, da oltre 40 anni si prende cura della vostra salute mettendo in campo una serie di integratori nutrizionali aventi lo scopo di coadiuvare il trattamento di numerosi disturbi.

Eu Prost è una formula estremamente ricca di componenti appositamente formulata per mantenere il benessere fisiologico della prostata e per prevenire e alleviare eventuali problemi legati alla non corretta funzionalità di questa ghiandola.

Completamente di origine naturale, sfrutta l’effetto sinergico di alcuni estratti vegetali, così, agli acidi grassi del Saw palmetto e al fitocomplesso da radici di Ortica, si aggiunge l’Echinacea dotata di proprietà immunostimolanti e capace di inibire l’attacco da parte di agenti patogeni; quest’ultima azione è completata dal Mirtillo rosso (Mirtillo di Palude), caratterizzato anche da un’eccellente attività antiossidante, che apporta un effetto lenitivo, bloccando i radicali liberi ossigenati noti mediatori dei processi infiammatori.


L’efficacia degli estratti viene rafforzata dalla presenza di vitamine (vit. E e C) dalle note proprietà antiossidanti e di minerali come lo zinco, il rame e il selenio, che giocano un ruolo importante a livello enzimatico e contrastano lo stress ossidativo.

Il naturale benessere della prostata e dell’apparato urinario è inoltre stimolato rispettivamente dalla presenza delle vitamine B6 e B9.

 

Fonti

[1] Costello LC, Franklin RB. A comprehensive review of the role of zinc in normal prostate function and metabolism; and its implications in prostate cancer. Arch Biochem Biophys. 2016 Dec 1; 611:100-112.

 

[2] Tacklind J, Macdonald R, Rutks I, Stanke JU, Wilt TJ. Serenoa repens for benign prostatic hyperplasia. Cochrane Database Syst Rev. 2012 Dec 12;12(12):CD001423.

 

[3] Cicero AFG, Allkanjari O, Busetto GM, Cai T, Larganà G, Magri V, Perletti G, Robustelli Della Cuna FS, Russo GI, Stamatiou K, Trinchieri A, Vitalone A. Nutraceutical treatment and prevention of benign prostatic hyperplasia and prostate cancer. Arch Ital Urol Androl. 2019 Oct 2;91(3).

 

[4] Medjakovic S, Hobiger S, Ardjomand-Woelkart K, Bucar F, Jungbauer A. Pumpkin seed extract: Cell growth inhibition of hyperplastic and cancer cells, independent of steroid hormone receptors. Fitoterapia. 2016 Apr 110:150-6. 

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