IL TUNNEL CARPALE
Dott. Rossano Zangerolami, Osteopata
Avverti spesso un formicolio, intorpidimento alle prime tre dita della mano soprattutto durante la notte? Potrebbero essere i primi sintomi della Sindrome del Tunnel Carpale che spesso è associata anche ad una ridotta sensibilità e presa più debole della stessa.
Cosa si intende per tunnel carpale?
Il carpo è quella parte dello scheletro che collega le ossa dell’avambraccio con le ossa della mano e si trova nella regione che comunemente chiamiamo polso.
Le ossa del carpo formano, con il legamento trasverso del carpo, un “passaggio” che viene definito tunnel carpale. Attraverso questo tunnel passano il nervo mediano e i tendini flessori che permettono alle nostre dita e alla mano di muoversi.
Cause del tunnel carpale
La causa è da ricercarsi nell’aumento di pressione sul nervo mediano o il suo schiacciamento all’interno del canale del polso in cui passano sia il nervo che i nove tendini flessori delle dita, dovuto all’infiammazione della guaina che riveste i tendini flessori.
Alcuni traumi, come una frattura del polso o alcune condizioni patologiche come diabete, artrite reumatoide, gotta, obesità, ritenzione idrica durante la gravidanza o menopausa, insufficienza renale e ipotiroidismo e persino alcune attività lavorative manuali ripetitive potrebbero favorire la comparsa della sindrome del tunnel carpale.
Le donne risultano essere più a rischio degli uomini di sviluppare la sindrome del tunnel carpale. Si pensa che questo sia dovuto a fattori ormonali e al fatto che il loro tunnel può essere più piccolo rispetto a quello degli uomini.
Diagnosi
Per formulare una diagnosi corretta di sindrome del tunnel carpale il medico deve eseguire innanzitutto un accurato esame obiettivo, eseguire dei test ed eventualmente prescrivere una radiografia della mano per escludere l’eventuale presenza di artrosi e un’elettromiografia ENG/EMG.
Quest’ultimo esame è fondamentale per verificare la velocità di trasmissione dei segnali nervosi (elettroneurografia) ed escludere eventuali danni muscolari (elettromiografia).
Una volta ottenuta la diagnosi, la terapia convenzionale procede solitamente con l’utilizzo di un tutore e il riposo e, solo nei casi più gravi, prevede il ricorso ad un intervento chirurgico.
Se i disturbi risultano essere sopportabili e soprattutto non invalidanti, e che quindi non richiedono un intervento chirurgico urgente, l’osteopatia può essere di grande aiuto per ricercare la causa primaria di questo dolore e rispristinare la corretta biomeccanica di polso, avambraccio e zona cervico-dorsale.
Al trattamento osteopatico possono essere affiancati anche trattamenti con strumentazione Q-Physio di Telea Medical (con tecnologia QMR) e la crioterapia locale entrambi strumenti utili per combattere l’infiammazione muscolare e ridurre la pressione a carico del canale del polso. Anche l’applicazione di kinesio tape può aiutare ad alleviare la tensione.
Esercizi per la riduzione del dolore
Di seguito 4 esercizi utili da eseguirsi tutti i giorni sia per prevenzione che post intervento.
- In piedi, distendi il braccio e l’avambraccio poi solleva il palmo della mano come per indicare a qualcuno di fermarsi. Con l’altra mano afferra le dita e gradualmente tirale verso di te. Ripeti per 3 volte questa spinta.
- Sempre in stazione eretta, e rimanendo con il braccio e l’avambraccio distesi, esegui il movimento inverso. Con l’altra mano ora spingi le dita verso il basso delicatamente. Ripeti per 3 volte questa spinta.
- In piedi, congiungi le mani a preghiera tenendo i gomiti sollevati e paralleli a terra. Premi in maniera uniforme tutto i palmi delle mani bene aderenti l’uno all’altro. Alterna 10 secondi di pressione a 10 secondi di riposo per 2 volte
- Con busto eretto, in piedi o seduti, solleva i gomiti e unisci i dorsi delle mani. Premi i dorsi per farli aderire omogeneamente. Alterna 10 secondi di pressione a 10 secondi di riposo per 2 volte
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