19.03.2021

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Primavera: dai nuova vita alla tua pelle!


Marzia Filipetto, Skin Expert


La primavera è perfetta per dedicarsi alla rigenerazione e cura della pelle.

Proprio in questa stagione dobbiamo contrastare la disidratazione provocata dalle fredde temperature invernali, che possono incidere negativamente sull’invecchiamento cutaneo, anche legato all’inquinamento in-door, ovvero quello domestico, dovuto a riscaldamento o insufficiente ricambio d’aria nelle stanze, a quello esterno causato da smog e fumo.

Stress, alimentazione scorretta , smog, contribuiscono ad un progressivo ispessimento dello strato corneo facendo risultare la pelle alla vista e al tatto:


  • arida
  • opaca e spenta
  • disidratata e desquamata
  • poco elastica
  • ruvida al tatto e priva di vitalità

Come riconosco la pelle secca?


In una pelle secca, il contenuto idrolipidico dello strato corneo è sensibilmente inferiore rispetto ai valori fisiologici. Partendo da questa definizione possiamo distinguere differenti tipi di pelle secca:


Pelle secca disidratata letteralmente “carenza di acqua” in cui il deficit riguarda la componente idrica, importante per la funzione di barriera, per la protezione dagli agenti irritanti e per le proprietà meccaniche della cute


Pelle secca alipidica letteralmente “carente di lipidi” in cui la secchezza cutanea è dovuta ad un’insufficiente secrezione sebacea. La minore produzione di grassi cutanei rende la pelle più fragile e sensibile, soggetta a segni dell’invecchiamento

Le situazioni sopra descritte spesso coesistono, dando origine ad una variante di xerosi cutanea più complessa, nota come pelle secca disidrata alipidica, in cui la ridotta secrezione di sebo si associa ad una minore funzionalità delle ghiandole apocrine e di quelle sudoripare e può, se non trattata, degenerare in dermatiti.


Quali sono le cause della pelle secca?


La disidratazione cutanea può dipendere  da fattori  climatici, ambientali, fisiologici e patologici o legati alla costituzione fisica non sempre facilmente individuabili. Le cause maggiormente coinvolte sono:

  • Predisposizione genetica e legata alla propria costituzione
  • Invecchiamento e cambiamenti ormonali (menopausa) spesso portano ad una diminuzione dell’attività delle ghiandole sebacee. La disidratazione cutanea  viene favorita dal progressivo assottigliamento dell’epidermide, all’alterazione della qualità e quantità delle fibre connettivali di collagene e all’impoverimento del film idrolipidico.
  • Dieta: l’alimentazione gioca un ruolo di primo piano sull’aspetto della pelle. Un adeguato apporto di acqua contribuisce indubbiamente a mantenere una pelle elastica e in ottimo stato. Per idratare la cute – evitando così la pelle secca – oltre all’acqua è bene garantire all’organismo una giusta quantità di acidi grassi insaturi, proteine e aminoacidi, importantissimi per garantire il buon funzionamento delle componenti del derma.
  • Carenze vitaminiche: anche la carenza di alcune vitamine (vitamina A in particolare) può esser causa di pelle secca. È dunque importante garantire un adeguato apporto vitaminico all’organismo anche (e non solo) per mantenere la pelle in piena salute.
  • Prodotti cosmetici aggressivi: l’utilizzo prolungato di cosmetici aggressivi, scadenti od alcolici, può impoverire il film idrolipidico dell’epidermide, favorendo così la secchezza della pelle. Anche i lavaggi troppo frequenti – specie quando eseguiti senza la successiva applicazione di prodotti idratanti ed emollienti – possono gravare negativamente sul grado d’idratazione della pelle.

Cosa puoi fare per contrastare la pelle secca?


In primavera facilmente si avverte un maggior senso di stanchezza e affaticamento, è infatti il momento più opportuno per purificare il fegato dalle tossine accumulate in inverno.

È fondamentale detossinare la pelle attraverso trattamenti esfolianti e rigeneranti, mentre il tuo organismo ha bisogno di fitoestratti depurativi e un’integrazione di vitamine e minerali. È consigliabile aumentare l’attività fisica, eliminando così le tossine e rimettendo in moto l’organismo per ritrovare lo sprint che caratterizza la bella stagione.

In breve tempo ti guarderai allo specchio e tornerai a sorridere!


I Rituali di bellezza per coccolarvi a casa


  • Iniziamo il nostro percorso benessere con una bella doccia rilassante magari con l’acqua tiepida da alternare con getti freddi per un effetto energizzante con Bagno Doccia.  Scegliere la detersione con Bagno Doccia significa accarezzare tutta la pelle del corpo in modo delicato. Una piacevole schiuma deterge in modo naturale  lasciando la cute vellutata e morbida al tatto, grazie alle proteine vegetali e all’Olio di Passiflora. L’esclusiva combinazione di preziosi oli essenziali naturali svolge un’azione rigenerante, stimolante, dermo-igienica che conferisce al prodotto un’avvolgente e sensuale fragranza naturale. Con Vitamina E pura, senza conservanti, coloranti artificiali, SLES o SLS.

  • Effettua uno scrub esfoliante corpo una volta alla settimana con Elesilk, massaggiando delicatamente e risciacquando sotto la doccia. Si tratta di un rito di bellezza che stimola il naturale processo di rinnovamento e rigenerazione della pelle, eliminando le cellule morte in superficie. Il risultato è una pelle liscia, luminosa e soprattutto morbida! Elesilk migliora l’assorbimento delle creme e rende più omogenea l’abbronzatura. Contrasta inestetismi come discromie e peli incarniti. Elesilk permette l’esfoliazione meccanica levigando la pelle senza irritare, grazie all’olio extra-vergine di oliva biologico, miscelato ai  granuli naturali ottenuti dal nocciolo di oliva biologico. Tutti i suoi ingredienti provengono da agricoltura biologica e grazie alla presenza del succo di aloe biologico e alla vitamina E la pelle appare visivamente più bella e più compatta.

  • Dopo lo scrub applica BodyBi, una fresca emulsione idratante e nutriente per il corpo, dalla texture leggera e setosa. Dona una piacevole sensazione rivitalizzante e tonificante. Adatta a tutti i tipi di pelle la puoi anche applicare mattina e sera. BodyBi migliora l’idratazione, il microcircolo periferico, allevia stanchezza e pesantezza alle gambe grazie alla sapiente combinazione dell’estratto acquoso di Tè Verde e degli oli biologici di Cartamo e Jojoba. Test clinici su un campione di 14 volontari hanno dimostrato che l’uso giornaliero, migliora l’idratazione cutanea +3,4% in una sola settimana.

  • Per un’azione In&Out e per completare l’efficacia del Rituale di bellezza assumi, dopo i pasti, due capsule al giorno di Radical Stop. Si tratta di un integratore naturale che costituisce un valido supporto alla nostra alimentazione quotidiana. Arricchisce la dieta di nutrienti di estrema importanza per mantenere l’integrità cellulare, combattere l’invecchiamento e protegge il nostro organismo dagli effetti di radiazioni ed inquinanti ambientali.

Particolarmente utili nella lotta contro i radicali liberi sono le vitamine A, C ed E che intrappolano tali specie chimiche altamente reattive, proteggendo le strutture del nostro organismo dalla loro aggressione.

Estremamente importanti sono anche alcune sostanze diffuse in natura, di cui sono particolarmente ricchi gli estratti vegetali utilizzati in questo integratore come ad esempio i tannini, i flavonidi ed i composti polifenolici. L’estratto di Arance rosse di Sicilia, particolarmente ricco di tali principi attivi, svolge una potente azione anti-radicali liberi affiancato dagli estratti di Olivo, Uva, Pino marittimo e Mirtillo. Zinco, rame e selenio, in sinergia con vitamine e sostanze antiossidanti, contribuiscono a neutralizzare l’azione dei radicali liberi.

Cyclooxygenase, lipoxygenase and the inflammatory process

Cyclooxygenase and lipooxygenase are the two families of enzymes that are commonly involved in the inflammatory process, through a complex of reactions which is called arachidonic acid cascade. This complex of reactions develops as follows: a first enzyme, a phospholipase cleaves the phospholipids of biological membranes, releasing arachidonic acid, a polyunsaturated fatty acid with 20 carbon atoms (eicosa-5Z,8Z,11Z,14Z-tetraenoic acid ; C20:4; ω-6). The arachidonic acid is then transformed by two parallel enzymatic pathways, that is, by two families of enzymes: the cyclooxygenase which transforms it into prostaglandins and thromboxanes and the lipooxygenase which transforms it into hydroperoxides which in turn transform into leukotrienes .
There are two cyclooxygenase isoforms indicated with type 1 and type 2, briefly COX-1 and COX-2. COX-1 is the enzyme present in most cells (except red blood cells), and is constitutive, that is, it is always present. COX-2 is an inducible cyclooxygenase isoform: it is constitutively present in some organs such as brain, liver, kidney, stomach, heart and vascular system, while it can be induced (i.e. developed if necessary) following inflammatory stimuli on the skin, white blood cells and muscles.
There are various types of lipooxygenase that lead to different products, the most important in the inflammatory process is 5-lipooxygenase, 5-LOX.

Prostaglandins, Thromboxanes, and Leukotrienes

Prostaglandins, Thromboxanes, and Leukotrienes are chemical messengers or mediators, that is, molecules that bring a message to specific cells and activate or deactivate metabolic responses in these cells. They, therefore, have a function similar to hormones, only that, unlike what hormones do, the chemical message is carried only at a short distance, that is, only to the cells that are in the vicinity of the place where the mediators were produced. There are different prostaglandins, different thromboxanes and different leukotrienes that carry specific messages. In many cases these act as mediators of the inflammatory process , therefore they trigger all the events that are involved in inflammation:
– vasodilation with consequent blood supply (redness),
– increased capillary permeability with consequent fluid exudation (swelling or edema),
– stimulation of nociceptive nerve signals (pain),
– on-site recall of immune system cells that attack a possible invader (chemotactic action)
– activation of the biosynthesis of fibrous tissue to strengthen or repair the affected part (even if there is no need)
– generations of free radicals that can chemically destroy an invader (but also damage our tissues, i.e. they just “shoot in the middle”).
Prostaglandins and thromboxanes, however, also play important physiological roles in normal conditions, i.e. in the absence of inflammation. For example, they regulate the secretion of mucus that protects the walls of the stomach, they regulate the biosynthesis of cartilages and synovial fluid in the joints, they regulate vasodilation, hence the correct flow of blood in the various local districts, and more.

Triglycerides

Triglycerides are the main components of most oils and fats. These are heavy, non-volatile and little polar molecules, insoluble in water, made up of glycerol (or glycerin) esterified with three molecules of fatty acids: therefore, it is a tri-ester of glycerin, from which the name derives. Each fatty acid contains 8 to 22 carbon atoms (commonly 16 to 18) and can be saturated, mono-unsaturated or poly-unsaturated. The size of the fatty acids and their saturation determines the physical and sensorial properties of the triglycerides, which can appear as oils (liquids at room temperature) or fats (solid or semi-solid) and can have greater or less greasiness and smoothness on the skin. Unsaturated triglycerides or with shorter fatty acids are more fluid and have greater flowability.

Fatty acids (saturated, mono-unsaturated and poly-unsaturated)

The name fatty acids is commonly used to indicate those organic acids that are found in the composition of lipids, that is, in animal and vegetable oils and fats, both in the free form and in the form of esters with glycerol (e.g. in triglycerides), or they are esterified with “fatty” alcohols, that is, long chain alcohols, to form waxes. Fatty acids are carboxylic acids (formula R-COOH) which have a long carbon chain (R), unlike common organic acids such as acetic acid and propionic acid, which have 2 or 3 carbon atoms in total, respectively. Fatty acids are defined as saturatedif they do not have double carbon-carbon bonds, (called “unsaturations”), they are defined mono-unsaturated if they have only one, they are defined mono-unsaturatedpoly-unsaturated if they have two or more double bonds (see figure). The term omega-3 (ω-3) or omega-6 (ω-3), refers to the position of the first double bond starting from the bottom of the chain of carbon atoms: if the first double bond is encountered after 3 carbon atoms the fatty acid is classified as omega-3 , if after six carbon atoms omega-6 , as shown in the figure. The most common saturated fatty acids are palmitic acid (16 carbon atoms and no double bond, C16: 0) and stearic acid (18 carbon atoms, 18: 0), the most common mono-unsaturated is the oleic acid, typical of olive oil (18 carbon atoms and 1 double bond in position 9, C18: 1; ω-9), while the most common poly-unsaturated are linoleic acid and linolenic acid, progenitors respectively omega-6 and omega-3 (see figure).

Terpenes and terpenoids

Terpenes or terpenoids are a large family of natural molecules, typically containing 10 to 30 carbon atoms, which are biosynthesized from a common “brick”, isopentenyl pyrophosphate (IPP), containing 5 carbon atoms (see figure). The discovery that the repetitive brick consists of 5 carbon atoms is relatively recent, while it was once assumed that the entire family was created by repeating a brick of 10 carbon atoms, which was called “terpene”. Therefore, the molecules with 10 carbon atoms (such as limonene, see figure) were called mono-terpenes, i.e. composed of a single brick, diterpenes those with 20 carbon atoms (e.g. the cafestol that gives the aroma to the coffee), triterpenes those with 30 carbon atoms (e.g. beta-carotene). Since molecules made from 15 carbon atoms were also found (such as bisabolol), it was thought they contained a terpene and a half, and were called sesquiterpenes (from the Latin semis = half + atque = and). Today it is known that the repetitive unit is composed of 5 carbon atoms, therefore it is easy to understand how mono-terpenes contain two (see figure), sesquiterpenes three, diterpenes four, triterpenes six.