

26.07.2016
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Ricerca, Solari
Pronti per una tintarella sana e consapevole? Conosciamo meglio i filtri solari
Dott. Riccardo Matera
Una bella giornata di sole a volte può cambiare in meglio il nostro umore, ci permette di affrontare al meglio la routine quotidiana godendo dei benefici all’aria aperta! Una giornata solare ci suggerisce pensieri positivi, energia, bellezza e salute!
È opportuno però conoscere tutte le implicazioni del sole per trarne tutti i benefici evitando alcuni rischi connessi alla sovraesposizione.
Impariamo a conoscere bene la nostra fonte primaria di energia, perché una scorretta esposizione solare può causare non solo piccole scottature ma anche aumentare il rischio di sviluppare forme di tumore delle pelle.
I raggi ultravioletti UV
La luce del sole è costituita da differenti bande a determinate lunghezza d’onda (λ) a cui corrispondono differenti energie, una piccola quota di questa energia è rappresentata dai raggi ultravioletti UV.
- I raggi UVC (λ = 40 ÷ 286 nm) sono generalmente filtrati dall’ozono atmosferico e non raggiungono la terra.
- I raggi UVB (λ = 286 ÷ 320 nm) stimolano la formazione di nuova melanina pur avendo bassa capacità di penetrazione, agiscono superficialmente a livello dell’epidermide e sono i principali artefici dell’abbronzatura. Sono molto energetici e possono danneggiare le cellule, provocando infiammazione e scottature.
- I raggi UVA (λ = 320 ÷ 400 nm) rappresentano la maggior quota dei raggi UV, penetrano profondamente nella pelle e provocano danni ai tessuti sottostanti portando conseguentemente all’invecchiamento cellulare e concorrendo alla formazione di processi patologici. Donano un’abbronzatura rapida, sfruttando la melanina già sintetizzata.
I filtri solari: un’importante protezione per la nostra pelle
I prodotti solari svolgono un ruolo chiave nel mantenere in sicurezza la nostra pelle. Rappresentano delle difese imprescindibili per la salute della pelle e contribuiscono a proteggere efficacemente dal sole.
Le direttive comunitarie messe a punto dalla Commissione Europea fin da settembre 2006 specificano che una perfetta protezione solare debba schermare efficacemente dalle radiazioni UVA e UVB e obbliga le aziende produttrici ad esporre etichette chiare su prodotti riguardo efficacia e claims dei prodotti solari.
Come azienda cosmetica, BeC ha lavorato a fondo per assicurare le migliori performance per i suoi prodotti solari con il valore aggiunto di abbinare oli essenziali e attivi emollienti, idratanti e antiossidanti, che assolvono al ruolo chiave di una protezione solare a tutto tondo, lenendo gli eventuali eritemi e impedendo il foto-invecchiamento cutaneo, oltre a filtrare i raggi UV.
Tutti prodotti solari di BeC sono basati sulla combinazione dei migliori filtri fotostabili chimici e fisici per coprire al meglio lo spettro UV.
La particolare formulazione e l’efficacia rigorosamente testata, nei nostri laboratori, sull’uomo assicurano un’abbronzatura omogenea in totale sicurezza. Per garantire questo, i filtri impiegati nelle Creme solari (SPF 6, 15 , 30 e 50+) coprono una protezione opportuna a seconda del proprio fototipo. Particolare attenzione è posta alla finissima e omogenea dispersione dei filtri nella formula, per ottenere un’abbronzatura straordinariamente uniforme e maggior sicurezza nella protezione. La qualità degli ingredienti, principalmente di origine naturale (100% naturale nella SPF6), ne fa dei prodotti altamente dermocompatibili e adatti anche alle pelli più delicate.
Nei solari BeC non ci sono solo i filtri solari! Ci sono componenti naturali che stimolano la melanogenesi (ATP, tirosina e riboflavina – vit. B2), rendendo l’abbronzatura più intensa e rapida in modo naturale, aiutando cioè la pelle ad auto proteggersi dal sole.
Le formule dei prodotti solari BeC sono anche ricche di principi naturali nutrienti, idratanti, emollienti ed anti-age che nutrono la pelle e aiutano a ripristinare o mantenere l’idratazione e l’elasticità fisiologica della pelle. L’uso quotidiano dei prodotti solari BeC, non solo evita i danni causati dall’esposizione al sole, ma aumenta significativamente l’idratazione e l’elasticità della pelle rispetto ai valori di partenza!
La Vitamina E naturale presente in tutti i prodotti della Linea Solare aiuta a contrastare la formazione delle rughe e l’invecchiamento cutaneo precoce, oltre a bloccare l’azione dei radicali liberi, coinvolti nei processi infiammatori associati all’esposizione al sole.
I prodotti solari BeC svolgono questa azione preventiva, in particolare l’olio Huile SolÈ® che ne è straordinariamente ricco. I test clinici hanno evidenziato che l’uso quotidiano riduce le rughe preesistenti in media del 12% in una sola settimana di trattamento! E’ un risultato unico!

Al fine di proteggere la cute dalle radiazioni dannose l’utilizzo delle nostre selezionate formulazioni solari stimola le naturali difese della pelle al sole e garantisce un’abbronzatura intensa e profonda, mantiene la pelle idratata, elastica e levigata, aiutando a lenire le irritazioni e a prevenire l’invecchiamento cutaneo causato dai radicali liberi.
I prodotti solari BeC sono stati formulati per trarre beneficio dalla radiazione solare, riducendo i rischi di effetti collaterali come allergie, foto-sensibilizzazione e invecchiamento cutaneo.
Approfitta di tutti i benefici di una sana tintarella senza rinunciare ad un’ottima protezione solare!
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Approfondimento
Conosciamo meglio quali sono i filtri solari autorizzati in EU in ambito cosmetico in accordo al Regolamento (EC) No 1223/2009 del Parlamento e del Consiglio Europeo del 30 Novembre 2009 sui prodotti cosmetici:
- Derivati dell’acido para-amminobenzoico (PABA), filtrano i raggi UVB con picchi di assorbimento tra 285 e 310 nm
- Cinnamati (p.es. ethylhexyl methoxycinnamate) sono capaci di proteggere dai raggi UVB oltre a funzionare come quencher (o spegnitori) di molecole eccitate dalla radiazione solare. Hanno massimi di assorbimento intorno ai 310 nm
- Derivati della benzilidencanfora, filtrano i raggi UVB e sono anch’essi quencher
- Derivati del dibenzoilmetano, utili nell’assorbire i raggi UVA
- Benzofenoni, assorbono negli spettri UVA e UVB
- Salicilati, sono dotati di un discreto potere assorbente nell’ambito degli UVB, con picchi di massimo assorbimento attorno a 305 nm.
- Triazine, p. es. Bis-Ethylhexyloxyphenol Methoxyphenyl Triazine, un ottimo filtro fotostabile ad ampio spettro UVA e UVB.
- difenilcianoacrilati, p. es. Octocrylene: un filtro ad ampio spettro UVA e UVB.
- Titanio biossido e Zinco ossido, rappresentano i filtri fisici caratterizzati da un elevato potere coprente, riflettente e disperdente delle radiazioni solari.
Acidi grassi (saturi, mono-insaturi e poli-insaturi)
Vengono comunemente chiamati acidi grassi gli acidi organici che si riscontrano nella composizione dei lipidi cioè negli oli e grassi animali e vegetali, sia in forma libera, che in forma di esteri con il glicerolo (es. nei trigliceridi) o con alcoli “grassi”, cioè alcoli a lunga catena, per formare le cere. Gli acidi grassi sono acidi carbossilici (formula R-COOH) che hanno una lunga catena carboniosa (R), a differenza dei comuni acidi organici come l’acido acetico e l’acido propionico che hanno in tutto 2 o 3 atomi di carbonio, rispettivamente. Gli acidi grassi si definiscono saturi se non hanno doppi legami carbonio-carbonio, (chiamati “insaturazioni”), si definiscono mono-insaturi se ne hanno solo uno, si definiscono poli-insaturi se hanno due o più doppi legami (vedi figura). La dicitura omega-3 (ω-3) o omega-6 (ω-3), si riferisce alla posizione del primo doppio legame a partire dal fondo della catena di atomi di carbonio: se il primo doppio legame si incontra dopo 3 atomi di carbonio l’acido grasso è classificato come, omega-3, se dopo sei atomi di carbonio omega-6, come mostrato nella figura. I più comuni acidi grassi saturi sono l’acido palmitico (16 atomi di carbonio e nessun doppio legame, C16:0) e l’acido stearico (18 atomi di carbonio, 18:0), il più comune mono-insaturo è l’acido oleico, tipico dell’olio di oliva (18 atomi di carbonio ed 1 doppio legame in posizione 9, C18:1; ω-9), mentre i più comuni poli-insaturi sono l’acido linoleico e l’acido linolenico, capostipiti rispettivamente degli omega-6 e omega-3 (si veda la figura.
Prostaglandine, Trombossani, e Leucotrieni
Prostaglandine, Trombossani, e Leucotrieni sono messaggeri chimici o mediatori, cioè molecole che portano a specifiche cellule un messaggio e attivano o disattivano delle risposte metaboliche in tali cellule. Hanno quindi una funzione simile agli ormoni, solo che, a differenza di quanto fanno gli ormoni, il messaggio chimico viene portato solo a breve distanza cioè solo alle cellule che si trovano nelle vicinanze del luogo dove i mediatori sono stati prodotti. Esistono diverse prostaglandine, diversi trombossani e diversi leucotrieni che portano specifici messaggi. In molti casi questi funzionano da mediatori del processo infiammatorio, quindi innescano tutti gli eventi che sono coinvolti nell’infiammazione:
- vasodilatazione con conseguenza afflusso di sangue (rossore),
- aumento della permeabilità capillare con conseguente essudazione di liquidi (gonfiore o edema)
- stimolazione di segnali nervosi nocicettivi (dolore)
- richiamo in loco di cellule del sistema immunitario che attacchino un eventuale invasore (azione chemiotattica)
- attivazione della biosintesi di tessuto cicatriziale per rinforzare o riparare la parte colpita (anche se non ce n’è bisogno)
- generazioni di radicali liberi che possono distruggere chimicamente un invasore (ma danneggiano anche i nostri tessuti, cioè “sparano nel mucchio”).
Le prostaglandine e i trombossani però svolgo anche ruoli fisiologici importanti in condizioni di normalità, cioè in assenza di infiammazione. Ad esempio, regolano la secrezione di muco che protegge le pareti dello stomaco, regolano la biosintesi delle cartilagini e del liquido sinoviale nelle articolazioni, regolano la vasodilatazione, quindi il corretto afflusso di sangue nei vari distretti locali ed altre.
Ciclossigenasi e Lipoossigenasi e il processo infiammatorio
La ciclossigenasi e la lipoossigenasi sono le due famiglie di enzimi che vengono comunemente coinvolte nel processo infiammatorio, attraverso un complesso di reazioni che viene chiamato cascata dell’acido arachidonico. Tale complesso di reazioni si sviluppa così: un primo enzima, una fosfolipasi scinde i fosfolipidi delle membrane biologiche liberando l’acido arachidonico, un acido grasso poli-insaturo con 20 atomi di carbonio (acido eicosa-5Z,8Z,11Z,14Z-tetraenoico; C20:4; -6). L’acido arachidonico viene poi trasformato da due vie enzimatiche parallele, cioè da due famiglie di enzimi: la cicloossigenasi che lo straforma in prostaglandine e in trombossanie e la lipoossigenasi che lo trasforma in idroperossidi che a loro volta si trasformano in leucotrieni.
Esistono due isoforme della ciclossigenasi indicate con tipo 1 e tipo 2, brevemente COX-1 e COX-2. La COX-1 è l’enzima presente nella maggior parte delle cellule (tranne i globuli rossi), ed è costitutivo, cioè è presente sempre. La COX-2 è una isoforma inducibile di cicloossigenasi: è presente in modo costitutivo in alcuni organi come cervello, fegato, rene, stomaco, cuore e sistema vascolare, mentre può essere indotto (cioè sviluppato all’occorrenza) in seguito a stimoli infiammatori sulla pelle, i globuli bianchi e i muscoli.
Esistono vari tipi di lipoossigenasi che portano a prodotti diversi, la più importante nel processo infiammatorio è la 5-lipoossigenasi, 5-LOX.
Trigliceridi
I trigliceridi sono i principali componenti della maggior parte degli oli e grassi. Si tratta di molecole pesanti, non volatili e poco polari, insolubili in acqua, composte dal glicerolo (o glicerina) esterificato con tre molecole di acidi grassi: quindi è un tri-estere della glicerina, da cui deriva il nome. Ciascun acido grasso contiene da 8 a 22 atomi di carbonio (comunemente da 16 a 18) e può essere saturo, mono-insaturo o poli-insaturo. La dimensione degli acidi grassi e la loro saturazione determina le proprietà fisiche e sensoriali dei trigliceridi, che possono apparire come oli (liquidi a temperatura ambiente) o grassi (solidi o semisolidi) e possono avere maggiore o minore untuosità e scorrevolezza sulla pelle. I trigliceridi insaturi o con acidi grassi più corti sono più fluidi ed hanno maggiore scorrevolezza.
Terpeni e terpenoidi

I terpeni o terpenoidi sono una grande famiglia molecole naturali, tipicamente contenenti da 10 a 30 atomi di carbonio, che vengono biosintetizzate a partire da un “mattone” comune, l’isopentenil pirofosfato (IPP), contente 5 atomi di carbonio (vedi figura). La scoperta che il mattone ripetitivo consta di 5 atomi di carbonio è relativamente recente, mentre un tempo si era ipotizzato l’intera famiglia fosse creata con la ripetizione di un mattone di 10 atomi di carbonio, che fu chiamato “terpene”. Pertanto vennero chiamati mono-terpeni le molecole di 10 atomi di carbonio (come il limonene, vedi figura) cioè composte da un solo mattone, diterpeni quelle con 20 atomi di carbonio (es. il cafestolo che da’ l’aroma al caffè), triterpeni quelle con 30 atomi di carbonio (es. il beta-carotene). Poiché si trovarono anche molecole fatte da 15 atomi di carbonio (come il bisabololo) si pensò che contenessero un terpene e mezzo e vennero chiamate sesquiterpeni (dal latino semis = mezzo + atque = e). Oggi si sa che l’unità ripetitiva è composta da 5 atomi di carbonio, pertanto è facile capire come i mono-terpeni ne contengano due (vedi figura), i sesquiterpeni tre, i diterpeni quattro, i triterpeni sei.