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05.03.2021

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Maskne: acne da mascherina


Marzia Filipetto, Skin Expert


Maskne o Mask-ne indica il verificarsi o l’acutizzarsi di alcune manifestazioni della pelle come: acne, brufoli o punti neri a causa dell’uso quotidiano delle mascherine protettive.


Come riconoscere l’acne da mascherina?


Per le pelli che soffrono di alterazioni delle ghiandole sebacee si riscontra la comparsa di rossoreprurito e brufoletti.


Invece, per le pelli reattive e sensibili è possibile che si presentino: irritazionirash cutanei (sfoghi) e abrasioni di piccola entità, prurito, eritema, desquamazioni.


Per i  soggetti predisposti possono comparire altre problematiche dermatologiche, come: dermatiti allergiche da contatto, dermatite da irritazione nel naso e orecchie, dermatite seborroica, Rosacea.


Tuttavia nella maggior parte dei casi Maskne si localizza soprattutto su guance, mento, contorno labbra e naso, mentre per chi  soffre di dermatite seborroica la pelle si sensibilizza anche ai lati del naso, lungo le sopracciglia e/o dietro le orecchie.


Quali sono le cause di Maskne?


  • Il contatto prolungato della mascherina può compromettere l’integrità della barriera cutanea
  • In presenza di lesioni da contatto con la mascherina, i germi e lo sporco possono penetrare negli strati più profondi della pelle creando stati infiammatori sottoepidermici
  • Umidità e calore del nostro respiro possono alterare il pH della pelle creando: cheilite angolare (persistenti labbra screpolate con piccoli tagli), dermatite con un’eruzione eritematosa intorno alla bocca, caratterizzata da papule, brufoli cistici e pelle secca
  • Utilizzo sulla pelle di prodotti aggressivi
  • Indebolimento della microflora batterica cutanea con crescita eccessiva di batteri
  • Applicazioni di creme filmogene e occlusive dei pori che favoriscono l’accumularsi di sebo e di sporco.
  • Il materiale di alcune  mascherine e dispositivi di protezione possono trattenere i residui di detergenti per bucato e ammorbidenti che possono irritare la pelle.

Azione in & out per prevenire e curare Maskne


DETERGERE


Con nettárÉ® in un solo gesto rimuovi sporco e impurità lasciando la pelle idratata e morbida.

nettárÉ® è un detergente in crema delicata composta per oltre il 99,9% da ingredienti naturali.

La sua formulazione unica e delicata è stata studiata per prendersi cura con dolcezza dell’igiene quotidiana delle pelli più soggette a irritazioni. Con vitamina E naturale. Senza coloranti, conservanti e allergeni.


CALMARE E IDRATARE


La formula di Lino-dÉrmA® ha lo scopo di ricostruire la fisiologica barriera idrolipidica.

Inoltre, contiene una sinergia di estratti vegetali ad azione anti-infiammatoria come CamomillaEucaliptoCumino ed Aloe che ha dimostrato un’azione lenitiva identica alla pomata di idrocortisone, pur essendo completamente naturale e priva di effetti collaterali.

I principi attivi idratanti ed emollienti mantengono la pelle idratata ed elastica allontanando il prurito. Per le sue caratteristiche uniche potrebbe rappresentare il rimedio naturale ideale per la dermatite atopica adatta a tutte le età.


PROTEGGERE E NORMALIZZARE


La Crema balsamo C.R.B. ha un’azione rigenerante della pelle grazie all’effetto di 14 oli essenziali.

Svolge un’azione normalizzante e seboregolatrice adatta a pelli acneiche. Contribuisce a mantenere il pH cutaneo a valori fisiologici. Lenisce e lascia la pelle morbida al tatto.

I test clinici effettuati indicano, infatti, che è efficace nel proteggere l’epidermide dall’azione degli agenti esterni e dai radicali liberi e nel lenire eventuali irritazioni mantenendo intatto l’equilibrio fisiologico della pelle. Grazie all’acido ialuronico vegetale, ha ottime proprietà idratanti e migliora l’elasticità della pelle.


CONTRASTARE GLI STATI INFIAMMATORI


Un aiuto dall’interno viene favorito dall’integratore naturale Leni Mal che agisce nei confronti dei radicali liberi alla base degli stati infiammatori, grazie alla sapiente combinazione di estratti vegetali selezionati per i loro principi attivi antiossidanti, come il tè verde ed il Carciofo.

Inoltre, l’azione di questi principi attivi si unisce alle proprietà più specifiche degli estratti di Curcuma longa e di Boswellia serrata. La Curcuma, già conosciuta dai Faraoni egiziani per la capacità di ristabilire “una generale condizione di benessere”, ha proprietà antinfiammatorie confermate anche dalla moderna ricerca scientifica.

La Boswellia svolge una doppia azione protettiva, inibendo l’attivazione dei mediatori dell’infiammazione. A questi si aggiungono gli oli essenziali di Rosmarino, Santoreggia e Ginepro a cui sia la tradizione erboristica che recenti ricerche scientifiche riconoscono importanti proprietà antinfiammatorie

Acidi grassi (saturi, mono-insaturi e poli-insaturi)

Vengono comunemente chiamati acidi grassi gli acidi organici che si riscontrano nella composizione dei lipidi cioè negli oli e grassi animali e vegetali, sia in forma libera, che in forma di esteri con il glicerolo (es. nei trigliceridi) o con alcoli “grassi”, cioè alcoli a lunga catena, per formare le cere. Gli acidi grassi sono acidi carbossilici (formula R-COOH) che hanno una lunga catena carboniosa (R), a differenza dei comuni acidi organici come l’acido acetico e l’acido propionico che hanno in tutto 2 o 3 atomi di carbonio, rispettivamente. Gli acidi grassi si definiscono saturi se non hanno doppi legami carbonio-carbonio, (chiamati “insaturazioni”), si definiscono mono-insaturi se ne hanno solo uno, si definiscono poli-insaturi se hanno due o più doppi legami (vedi figura). La dicitura omega-3 (ω-3) o omega-6 (ω-3), si riferisce alla posizione del primo doppio legame a partire dal fondo della catena di atomi di carbonio: se il primo doppio legame si incontra dopo 3 atomi di carbonio l’acido grasso è classificato come, omega-3, se dopo sei atomi di carbonio omega-6, come mostrato nella figura. I più comuni acidi grassi saturi sono l’acido palmitico (16 atomi di carbonio e nessun doppio legame, C16:0) e l’acido stearico (18 atomi di carbonio, 18:0), il più comune mono-insaturo è l’acido oleico, tipico dell’olio di oliva (18 atomi di carbonio ed 1 doppio legame in posizione 9, C18:1; ω-9), mentre i più comuni poli-insaturi sono l’acido linoleico e l’acido linolenico, capostipiti rispettivamente degli omega-6 e omega-3 (si veda la figura.

Prostaglandine, Trombossani, e Leucotrieni

Prostaglandine, Trombossani, e Leucotrieni sono messaggeri chimici o mediatori, cioè molecole che portano a specifiche cellule un messaggio e attivano o disattivano delle risposte metaboliche in tali cellule. Hanno quindi una funzione simile agli ormoni, solo che, a differenza di quanto fanno gli ormoni, il messaggio chimico viene portato solo a breve distanza cioè solo alle cellule che si trovano nelle vicinanze del luogo dove i mediatori sono stati prodotti. Esistono diverse prostaglandine, diversi trombossani e diversi leucotrieni che portano specifici messaggi. In molti casi questi funzionano da mediatori del processo infiammatorio, quindi innescano tutti gli eventi che sono coinvolti nell’infiammazione:

  • vasodilatazione con conseguenza afflusso di sangue (rossore),
  • aumento della permeabilità capillare con conseguente essudazione di liquidi (gonfiore o edema)
  • stimolazione di segnali nervosi nocicettivi (dolore)
  • richiamo in loco di cellule del sistema immunitario che attacchino un eventuale invasore (azione chemiotattica)
  • attivazione della biosintesi di tessuto cicatriziale per rinforzare o riparare la parte colpita (anche se non ce n’è bisogno)
  • generazioni di radicali liberi che possono distruggere chimicamente un invasore (ma danneggiano anche i nostri tessuti, cioè “sparano nel mucchio”).

Le prostaglandine e i trombossani però svolgo anche ruoli fisiologici importanti in condizioni di normalità, cioè in assenza di infiammazione. Ad esempio, regolano la secrezione di muco che protegge le pareti dello stomaco, regolano la biosintesi delle cartilagini e del liquido sinoviale nelle articolazioni, regolano la vasodilatazione, quindi il corretto afflusso di sangue nei vari distretti locali ed altre.

Ciclossigenasi e Lipoossigenasi e il processo infiammatorio

La ciclossigenasi e la lipoossigenasi sono le due famiglie di enzimi che vengono comunemente coinvolte nel processo infiammatorio, attraverso un complesso di reazioni che viene chiamato cascata dell’acido arachidonico. Tale complesso di reazioni si sviluppa così: un primo enzima, una fosfolipasi scinde i fosfolipidi delle membrane biologiche liberando l’acido arachidonico, un acido grasso poli-insaturo con 20 atomi di carbonio (acido eicosa-5Z,8Z,11Z,14Z-tetraenoico; C20:4; -6). L’acido arachidonico viene poi trasformato da due vie enzimatiche parallele, cioè da due famiglie di enzimi: la cicloossigenasi che lo straforma in prostaglandine e in trombossanie e la lipoossigenasi che lo trasforma in idroperossidi che a loro volta si trasformano in leucotrieni.
Esistono due isoforme della ciclossigenasi indicate con tipo 1 e tipo 2, brevemente COX-1 e COX-2. La COX-1 è l’enzima presente nella maggior parte delle cellule (tranne i globuli rossi), ed è costitutivo, cioè è presente sempre. La COX-2 è una isoforma inducibile di cicloossigenasi: è presente in modo costitutivo in alcuni organi come cervello, fegato, rene, stomaco, cuore e sistema vascolare, mentre può essere indotto (cioè sviluppato all’occorrenza) in seguito a stimoli infiammatori sulla pelle, i globuli bianchi e i muscoli.
Esistono vari tipi di lipoossigenasi che portano a prodotti diversi, la più importante nel processo infiammatorio è la 5-lipoossigenasi, 5-LOX.

Trigliceridi

I trigliceridi sono i principali componenti della maggior parte degli oli e grassi. Si tratta di molecole pesanti, non volatili e poco polari, insolubili in acqua, composte dal glicerolo (o glicerina) esterificato con tre molecole di acidi grassi: quindi è un tri-estere della glicerina, da cui deriva il nome. Ciascun acido grasso contiene da 8 a 22 atomi di carbonio (comunemente da 16 a 18) e può essere saturo, mono-insaturo o poli-insaturo. La dimensione degli acidi grassi e la loro saturazione determina le proprietà fisiche e sensoriali dei trigliceridi, che possono apparire come oli (liquidi a temperatura ambiente) o grassi (solidi o semisolidi) e possono avere maggiore o minore untuosità e scorrevolezza sulla pelle. I trigliceridi insaturi o con acidi grassi più corti sono più fluidi ed hanno maggiore scorrevolezza.

Terpeni e terpenoidi

I terpeni o terpenoidi sono una grande famiglia molecole naturali, tipicamente contenenti da 10 a 30 atomi di carbonio, che vengono biosintetizzate a partire da un “mattone” comune, l’isopentenil pirofosfato (IPP), contente 5 atomi di carbonio (vedi figura). La scoperta che il mattone ripetitivo consta di 5 atomi di carbonio è relativamente recente, mentre un tempo si era ipotizzato l’intera famiglia fosse creata con la ripetizione di un mattone di 10 atomi di carbonio, che fu chiamato “terpene”. Pertanto vennero chiamati mono-terpeni le molecole di 10 atomi di carbonio (come il limonene, vedi figura) cioè composte da un solo mattone, diterpeni quelle con 20 atomi di carbonio (es. il cafestolo che da’ l’aroma al caffè), triterpeni quelle con 30 atomi di carbonio (es. il beta-carotene). Poiché si trovarono anche molecole fatte da 15 atomi di carbonio (come il bisabololo) si pensò che contenessero un terpene e mezzo e vennero chiamate sesquiterpeni (dal latino semis = mezzo + atque = e). Oggi si sa che l’unità ripetitiva è composta da 5 atomi di carbonio, pertanto è facile capire come i mono-terpeni ne contengano due (vedi figura), i sesquiterpeni tre, i diterpeni quattro, i triterpeni sei.