07.12.2020

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Meditazione e respiro per eliminare l’ansia in questo periodo di stress

Dott.ssa Linda Togni, Naturopata

In questo periodo di altissimo stress, incertezza e instabilità, praticare la meditazione e presenza del respiro aiuta ad entrare in contatto con la propria vera essenza. Risulta necessario capire realmente i propri bisogni e allentare le tensioni per fare ordine e presenza nel “qui e ora” al corpo, alla mente e allo spirito.


Molto spesso, nella nostra vita, andiamo avanti come automi, come macchine “da guerra” senza mai fermarci. Non ci chiediamo come stiamo, cosa sentiamo, dove stiamo andando e con chi. Questo non fa altro che aumentare il nostro stress e l’ansia nel quotidiano e le problematiche psicosomatiche connesse.


La meditazione ci riporta nel momento presente, facendoci spazio fra i mille pensieri e le credenze mentali limitanti. Un grandissimo maestro zen ci insegna parlando di respirazione: “Ciò che chiamiamo io è soltanto una porta che si apre e si chiude quando inspiriamo ed espiriamo, quando si fa Zazen la mente segue il respiro. Quando inspiriamo l’aria entra nel mondo interno. Quando espiriamo esce fuori nel mondo esterno”. Il vero intento della pratica è di osservare le cose così come sono e lasciare che tutto vada come deve andare, e per questo concentrarsi sul respiro, mentre meditiamo, è di grande aiuto. Ricordiamoci l’essenza della nostra mente è pura e come l’acqua, ha delle onde e una mente percorsa da onde non è disturbata, è una mente amplificata dalle varie esperienze (S. Suzuki-roshi “Mente Zen, mente di principiante”).


Ti chiedi ogni tanto come stai?  Qual è il tuo stato di salute psico-fisico oggi?


Queste sono domande che come donna e Naturopata pongo ai clienti in consulenza. Cerco di rendere consapevoli che la quantità di vita è aumentata, ma la qualità di vita sana è peggiorata! Viviamo più a lungo, ma meno sani, perché non mettiamo al centro la nostra salute mentale in connessione con il corpo per avere un benessere psico-fisico ed energetico globale. Da numerose ricerche scientifiche, infatti, emerge che il 77% della popolazione soffre di stress, il 33% lamenta uno stato di stress cronico e il 48% ritiene che lo stress sia peggiorato negli ultimi 5 anni (Statistic Brain Research Institute, dell’American Institute of Stress, 2015).

Vi sono, anche, numerosi articoli scientifici che indicano i tanti benefici della meditazione per trattare i disturbi di ansia e dello stress cronico. Come ad esempio, uno studio su 70 adulti con ansia e angoscia sottoposti a un programma di riduzione dello stress, basato sulla consapevolezza ed educazione e gestione dello stesso basato su interventi di consapevolezza (meditazione e mindfullness) Questo studio ha dimostrato, grazie all’analisi della reattività allo stress, confrontando angoscia e ansia pre-trattamento, durante, e post-trattamento (Trier Social Stress Test TSST), una riduzione significativa dell’ansia, la riduzione dell’ormone ACTH adrenocorticotropo e delle citochine pro-infiammatorie, e ha dimostrato una riduzione nei marker di stress a riprova ormonale e immunologica combinata e, quindi, che le pratiche di meditazione e mindfullness possono migliorare la resilienza allo stress (National Institutes of Health, Hoge EA, et al. J Clin Psychiatry, 2018 ).


Come professionista e divulgatrice del benessere mi preme rendervi consapevoli delle problematiche connesse alle situazioni stressogene che comportano quasi sempre un’ iperattivazione dell’asse dello stress (aumento dei livelli ematici, cortisolo e noradrenalina) complice dell’insorgenza di molte patologie o problematiche. I sistemi coinvolti possono essere: il sistema nervoso, metabolico, immunitario, riproduttivo, cardiocircolatorio, aumento del rischio di cancro e delle metastasi. Anche quello mentale e psichico con problematiche psicosomatiche (colon irritabile, dermatiti, fibriomialgia, cefalee, carenza di memoria, dolori mestruali) e per le donne in gravidanza lo stress cronico può ripercuotersi nel nascituro e nel feto durante la  gravidanza.

Sono sufficienti anche solo 5 minuti al giorno di presenza e di meditazione per sentire i benefici a lungo termine. Si richiede pratica e valore nel voler star meglio per prevenire che certe situazioni si trasformino in qualcosa di più grave.


 Che cos’è la meditazione?


ATTENZIONE/PRESENZA con il momento presente, ci riporta nel “QUI e ORA”

INCLUSIONE di qualsiasi emozioni o pensiero (non per forza solo positivo); vivo qualsiasi tipo di sensazione senza giudizio

CONCENTRAZIONE sul respiro (non controllo del pensiero) rimanendo focalizzati in modo sostenuto e prolungato nel tempo sull’oggetto di attenzione

CONTEMPLAZIONE: osservare attraverso il silenzio senza giudizio, “è lasciarmi essere, osservo la vita senza pretese”

UNIONE: è uno stato superiore di coscienza e consapevolezza che accade naturalmente senza che ce ne rendiamo conto e succede quando diventiamo un tutt’uno col nostro oggetto di attenzione


Quali benefici dona la meditazione sul corpo, cervello ed emozioni?

  • abbassa il colesterolo e l’ipertensione
  • diminuisce lo stress e lo stato infiammatorio
  • migliora l’afflusso di sangue al cervello
  • migliora l’ansia, la depressione, rimuginio mentale e l’impulsività
  • armonizza la centratura e la chiarezza del pensiero
  • migliora il sonno, il ciclo mestruale, la fertilità
  • allenta le tensioni muscolari, nervose e psicologiche
  • regola il ciclo ormonale  (serotonina, gaba, endorfine, cortisolo, melatonina, dopamina, noradrenalina, ossitocina, dhea)
  • influenza le attività celebrali che controllano lo stimolo doloroso abbassandone l’intensità e agisce come antidolorifico naturale

In connessione alla meditazione, ci sono pratiche olistiche per riequilibrare il corpo ed essere più vitale, come, ad esempio, la riflessologia plantare e l’integrazione naturale con gli Integratori naturali che aiutano ad allentare le tensioni, lo stress, migliorare l’umore, promuovendo rilassamento di corpo e mente.

L’integratore Tranquilla Mente con estratti vegetali e micronutrienti, non contiene caffeina e aiuta a contrastare l’ansia grazie alla presenza dell’estratto di Valeriana, Biancospino, Passiflora e Tiglio che stimolano il GABA, ormone della calma e sedativo naturale. E’ un ottimo tonico adattogeno dell’umore, grazie alla presenza della Griffonia (eleva i livelli di Serotonina ormone della felicità), svolge un’azione miorilassante e antispastica grazie alla presenza di Melissa che ha azione sedativa e rilassante sulla mucosa gastro-intestinale, alleviando disturbi somatici dello stress. Inoltre svolge un’ azione antiossidante e neuroprotettiva, contenendo Ginkgo biloba associato a Vitamina C, E, A ed B agli oligoelementi Rame, Zinco e Selenio che proteggono dallo stress ossidativo.


Durante la meditazione (e anche nel quotidiano a casa o in ufficio) potete utilizzare il potere dell’Aromaterapia tramite un diffusore o applicando localmente (topicamente) sotto le narici un’essenza balsamica di oli essenziali naturali Sinergia S.A. ad azione espettorante, antimicrobica e decongestionante per le vie respiratorie. Sinergia S.A. contiene un mix pregiato di oli essenziali puri, tra i quali troviamo il Cipresso, Eucalipto, Lavanda, Menta Piperita e Pino Silvestre, Camomilla, Salvia, Rosmarino, Limone, Geranio, oli essenziali dall’azione antinfiammatoria, mucolitica, decongestionante, antimicrobica, calmante sul sistema nervoso centrale.


Al termine della vostra giornata, inoltre, consiglio una piccola coccola “Ritual Bath” con Idrobagno i.u. per un bagno/doccia purificante e rigenerante. Si tratta di una miscela di oli dal potere balsamico, dermopurificante, che stimola anche la circolazione periferica e vasotonica. Idrobagno i.u. contiene una miscela di oli essenziali pregiati come il Ginepro, Lavanda, Salvia, Timo, Camomilla, Eucalipto, Niaouli, Maggiorana, Cipresso, Chiodi di Garofano, Menta Piperita che hanno un potere balsamico, drenante, antinfiammatorio, dermopurificante, lenitivo, antimicrobico.


Se accusi stress è il momento della meditazione e del respiro per eliminare l’ansia!

Acidi grassi (saturi, mono-insaturi e poli-insaturi)

Vengono comunemente chiamati acidi grassi gli acidi organici che si riscontrano nella composizione dei lipidi cioè negli oli e grassi animali e vegetali, sia in forma libera, che in forma di esteri con il glicerolo (es. nei trigliceridi) o con alcoli “grassi”, cioè alcoli a lunga catena, per formare le cere. Gli acidi grassi sono acidi carbossilici (formula R-COOH) che hanno una lunga catena carboniosa (R), a differenza dei comuni acidi organici come l’acido acetico e l’acido propionico che hanno in tutto 2 o 3 atomi di carbonio, rispettivamente. Gli acidi grassi si definiscono saturi se non hanno doppi legami carbonio-carbonio, (chiamati “insaturazioni”), si definiscono mono-insaturi se ne hanno solo uno, si definiscono poli-insaturi se hanno due o più doppi legami (vedi figura). La dicitura omega-3 (ω-3) o omega-6 (ω-3), si riferisce alla posizione del primo doppio legame a partire dal fondo della catena di atomi di carbonio: se il primo doppio legame si incontra dopo 3 atomi di carbonio l’acido grasso è classificato come, omega-3, se dopo sei atomi di carbonio omega-6, come mostrato nella figura. I più comuni acidi grassi saturi sono l’acido palmitico (16 atomi di carbonio e nessun doppio legame, C16:0) e l’acido stearico (18 atomi di carbonio, 18:0), il più comune mono-insaturo è l’acido oleico, tipico dell’olio di oliva (18 atomi di carbonio ed 1 doppio legame in posizione 9, C18:1; ω-9), mentre i più comuni poli-insaturi sono l’acido linoleico e l’acido linolenico, capostipiti rispettivamente degli omega-6 e omega-3 (si veda la figura.

Prostaglandine, Trombossani, e Leucotrieni

Prostaglandine, Trombossani, e Leucotrieni sono messaggeri chimici o mediatori, cioè molecole che portano a specifiche cellule un messaggio e attivano o disattivano delle risposte metaboliche in tali cellule. Hanno quindi una funzione simile agli ormoni, solo che, a differenza di quanto fanno gli ormoni, il messaggio chimico viene portato solo a breve distanza cioè solo alle cellule che si trovano nelle vicinanze del luogo dove i mediatori sono stati prodotti. Esistono diverse prostaglandine, diversi trombossani e diversi leucotrieni che portano specifici messaggi. In molti casi questi funzionano da mediatori del processo infiammatorio, quindi innescano tutti gli eventi che sono coinvolti nell’infiammazione:

  • vasodilatazione con conseguenza afflusso di sangue (rossore),
  • aumento della permeabilità capillare con conseguente essudazione di liquidi (gonfiore o edema)
  • stimolazione di segnali nervosi nocicettivi (dolore)
  • richiamo in loco di cellule del sistema immunitario che attacchino un eventuale invasore (azione chemiotattica)
  • attivazione della biosintesi di tessuto cicatriziale per rinforzare o riparare la parte colpita (anche se non ce n’è bisogno)
  • generazioni di radicali liberi che possono distruggere chimicamente un invasore (ma danneggiano anche i nostri tessuti, cioè “sparano nel mucchio”).

Le prostaglandine e i trombossani però svolgo anche ruoli fisiologici importanti in condizioni di normalità, cioè in assenza di infiammazione. Ad esempio, regolano la secrezione di muco che protegge le pareti dello stomaco, regolano la biosintesi delle cartilagini e del liquido sinoviale nelle articolazioni, regolano la vasodilatazione, quindi il corretto afflusso di sangue nei vari distretti locali ed altre.

Ciclossigenasi e Lipoossigenasi e il processo infiammatorio

La ciclossigenasi e la lipoossigenasi sono le due famiglie di enzimi che vengono comunemente coinvolte nel processo infiammatorio, attraverso un complesso di reazioni che viene chiamato cascata dell’acido arachidonico. Tale complesso di reazioni si sviluppa così: un primo enzima, una fosfolipasi scinde i fosfolipidi delle membrane biologiche liberando l’acido arachidonico, un acido grasso poli-insaturo con 20 atomi di carbonio (acido eicosa-5Z,8Z,11Z,14Z-tetraenoico; C20:4; -6). L’acido arachidonico viene poi trasformato da due vie enzimatiche parallele, cioè da due famiglie di enzimi: la cicloossigenasi che lo straforma in prostaglandine e in trombossanie e la lipoossigenasi che lo trasforma in idroperossidi che a loro volta si trasformano in leucotrieni.
Esistono due isoforme della ciclossigenasi indicate con tipo 1 e tipo 2, brevemente COX-1 e COX-2. La COX-1 è l’enzima presente nella maggior parte delle cellule (tranne i globuli rossi), ed è costitutivo, cioè è presente sempre. La COX-2 è una isoforma inducibile di cicloossigenasi: è presente in modo costitutivo in alcuni organi come cervello, fegato, rene, stomaco, cuore e sistema vascolare, mentre può essere indotto (cioè sviluppato all’occorrenza) in seguito a stimoli infiammatori sulla pelle, i globuli bianchi e i muscoli.
Esistono vari tipi di lipoossigenasi che portano a prodotti diversi, la più importante nel processo infiammatorio è la 5-lipoossigenasi, 5-LOX.

Trigliceridi

I trigliceridi sono i principali componenti della maggior parte degli oli e grassi. Si tratta di molecole pesanti, non volatili e poco polari, insolubili in acqua, composte dal glicerolo (o glicerina) esterificato con tre molecole di acidi grassi: quindi è un tri-estere della glicerina, da cui deriva il nome. Ciascun acido grasso contiene da 8 a 22 atomi di carbonio (comunemente da 16 a 18) e può essere saturo, mono-insaturo o poli-insaturo. La dimensione degli acidi grassi e la loro saturazione determina le proprietà fisiche e sensoriali dei trigliceridi, che possono apparire come oli (liquidi a temperatura ambiente) o grassi (solidi o semisolidi) e possono avere maggiore o minore untuosità e scorrevolezza sulla pelle. I trigliceridi insaturi o con acidi grassi più corti sono più fluidi ed hanno maggiore scorrevolezza.

Terpeni e terpenoidi

I terpeni o terpenoidi sono una grande famiglia molecole naturali, tipicamente contenenti da 10 a 30 atomi di carbonio, che vengono biosintetizzate a partire da un “mattone” comune, l’isopentenil pirofosfato (IPP), contente 5 atomi di carbonio (vedi figura). La scoperta che il mattone ripetitivo consta di 5 atomi di carbonio è relativamente recente, mentre un tempo si era ipotizzato l’intera famiglia fosse creata con la ripetizione di un mattone di 10 atomi di carbonio, che fu chiamato “terpene”. Pertanto vennero chiamati mono-terpeni le molecole di 10 atomi di carbonio (come il limonene, vedi figura) cioè composte da un solo mattone, diterpeni quelle con 20 atomi di carbonio (es. il cafestolo che da’ l’aroma al caffè), triterpeni quelle con 30 atomi di carbonio (es. il beta-carotene). Poiché si trovarono anche molecole fatte da 15 atomi di carbonio (come il bisabololo) si pensò che contenessero un terpene e mezzo e vennero chiamate sesquiterpeni (dal latino semis = mezzo + atque = e). Oggi si sa che l’unità ripetitiva è composta da 5 atomi di carbonio, pertanto è facile capire come i mono-terpeni ne contengano due (vedi figura), i sesquiterpeni tre, i diterpeni quattro, i triterpeni sei.