EarthDAy

21.04.2016

-

Earth Day. Un piccolo aiuto al Pianeta!

Dott. Riccardo Matera

Stiamo entrando nel 46° anno in cui celebriamo la Giornata della Terra (Earth Day) sensibilizzando al consumo critico ed eco-sostenibile.
Anche quest’anno sono numerose le idee, gli spunti di riflessione e le azioni concrete per la salvaguardia del nostro Pianeta. 

Sin dal 1970, anno di fondazione della Giornata della Terra, il movimento www.earthday.org cerca di trasmettere una crescente consapevolezza nei confronti delle problematiche ambientali e del risparmio energetico

Dopo quasi cinquant’anni, il movimento continua a divulgare idee innovative con la potenza di un esempio semplicissimo: TREES for the EARTH ovvero piantiamo 7.8 miliardi di alberi sulla Terra

L’auspicio continuo è il disincentivo graduale dei combustibili fossili per rendere le nostre città sempre più eco-sostenibili. Tra gli obiettivi di questa giornata c’è l’urgenza di promuovere una maggiore consapevolezza nei cittadini di quanto le nostre scelte di acquisto, gli stili di consumo e le scelte di voto incidono nell’operato di chi prende le decisioni attraverso l’affermazione di rigorosi criteri di sostenibilità sociale ed economica.

Come possiamo contribuire al grande obiettivo della salvaguardia dell’ambiente?

BeC sta rivolgendo una maggiore attenzione verso la cosmesi biologica o eco-bio, per questo abbiamo dato vita alla linea Terra biocare

I cosmetici biologici sono prodotti naturali che, oltre ad avere una quota considerevole di ingredienti provenienti da agricoltura biologica, rispondono al requisito di diminuzione dell’impatto ambientale dei processi produttivi di ogni singolo ingrediente. Infatti molti ingredienti naturali possono essere esclusi da una determinata formulazione se non garantiscono un adeguato impatto ambientale. 

Questa attenzione si estende al packaging, agli imballaggi e a tutta la filiera produttiva. La cosmesi sostenibile si concentra maggiormente sulla facilità di smaltimento dei rifiuti.Vi riportiamo per l’occasione un estratto di un’intervista propostaci da CosmesiDoc in cui ci chiede come il tema della sostenibilità può essere applicato alla cosmetica:

Un consumatore attento alle problematiche che riguardano l’inquinamento dell’ambiente che lo circonda, riflette questo interesse nel momento della scelta di prodotti, sia nella filiera alimentare che per tutti i prodotti del benessere della persona. In particolare, i cosmetici eco-bio sono prodotti rispettosi dell’ambiente e rappresentano una simbiosi armonica tra uomo e ambiente. La nostra linea di cosmetici certificati eco-bio è dedicata a tutti coloro che vogliono avvicinarsi ad uno stile di vita più consapevole, etico ed ecosostenibile, senza rinunciare all’efficacia. Quest’ultimo aspetto è importante e noi gli dedichiamo la massima attenzione. Se il consumatore rinuncia ad essere pienamente soddisfatto dell’efficacia e di ciò che il cosmetico fa per lui, prima o poi sarà deluso dalla sua scelta e tenderà a ritornare sui suoi passi, alla ricerca di qualcosa che soddisfi i suoi bisogni. Questo vanificherebbe tutto! E’ importante quindi che il prodotto bio sia pienamente efficace e performante, così che il consumatore non debba viverlo come una rinuncia. Questo renderà la scelta sostenibile verso l’ambiente, ma anche sostenibile nel lungo termine per il consumatore, cioè veramente sostenibile!

Ma l’impegno di BeC non si esaurisce nella creazione della linea di prodotti biologica Terra biocare.

Sistema di Gestione della Qualità e Ambiente 

Da diversi anni BeC si è autoimposta un sistema integrato di gestione della Qualità e Ambiente di tutte le sue attività di ricerca e sviluppo, produttive e commerciali. 

Tale sistema integrato è sviluppato secondo gli standard internazionali ISO 9001 (Qualità) e ISO 14001 (Ambiente) [LINK CERTIFICAZIONI E PREMI] e prevede il continuo miglioramento, anno dopo anno, delle proprie prestazioni di salvaguardia ambientale, basato sul puntale monitoraggio dei risultati raggiunti. 

Un esempio concreto, fra le tante azioni intraprese, riguarda il packaging secondario di tutti i prodotti, che è ottenuto esclusivamente con carta certificata FSC per la salvaguardia delle foreste e un uso sostenibile delle risorse naturali.

Salvaguardia dell’ambiente ed eco-sostenibilità sono i fari che guideranno sempre di più la produzione industriale dalla piccola impresa artigianale fino ai grandi poli industriali, auspicando una sempre maggiore consapevolezza di tutti gli anelli della filiera produttiva. Grazie all’Earth Day Italian Network impegniamoci a promuovere la conoscenza e lo scambio delle idee per uno sviluppo ecologico e sostenibile la Terra ci ringrazierà!

Acidi grassi (saturi, mono-insaturi e poli-insaturi)

Vengono comunemente chiamati acidi grassi gli acidi organici che si riscontrano nella composizione dei lipidi cioè negli oli e grassi animali e vegetali, sia in forma libera, che in forma di esteri con il glicerolo (es. nei trigliceridi) o con alcoli “grassi”, cioè alcoli a lunga catena, per formare le cere. Gli acidi grassi sono acidi carbossilici (formula R-COOH) che hanno una lunga catena carboniosa (R), a differenza dei comuni acidi organici come l’acido acetico e l’acido propionico che hanno in tutto 2 o 3 atomi di carbonio, rispettivamente. Gli acidi grassi si definiscono saturi se non hanno doppi legami carbonio-carbonio, (chiamati “insaturazioni”), si definiscono mono-insaturi se ne hanno solo uno, si definiscono poli-insaturi se hanno due o più doppi legami (vedi figura). La dicitura omega-3 (ω-3) o omega-6 (ω-3), si riferisce alla posizione del primo doppio legame a partire dal fondo della catena di atomi di carbonio: se il primo doppio legame si incontra dopo 3 atomi di carbonio l’acido grasso è classificato come, omega-3, se dopo sei atomi di carbonio omega-6, come mostrato nella figura. I più comuni acidi grassi saturi sono l’acido palmitico (16 atomi di carbonio e nessun doppio legame, C16:0) e l’acido stearico (18 atomi di carbonio, 18:0), il più comune mono-insaturo è l’acido oleico, tipico dell’olio di oliva (18 atomi di carbonio ed 1 doppio legame in posizione 9, C18:1; ω-9), mentre i più comuni poli-insaturi sono l’acido linoleico e l’acido linolenico, capostipiti rispettivamente degli omega-6 e omega-3 (si veda la figura.

Prostaglandine, Trombossani, e Leucotrieni

Prostaglandine, Trombossani, e Leucotrieni sono messaggeri chimici o mediatori, cioè molecole che portano a specifiche cellule un messaggio e attivano o disattivano delle risposte metaboliche in tali cellule. Hanno quindi una funzione simile agli ormoni, solo che, a differenza di quanto fanno gli ormoni, il messaggio chimico viene portato solo a breve distanza cioè solo alle cellule che si trovano nelle vicinanze del luogo dove i mediatori sono stati prodotti. Esistono diverse prostaglandine, diversi trombossani e diversi leucotrieni che portano specifici messaggi. In molti casi questi funzionano da mediatori del processo infiammatorio, quindi innescano tutti gli eventi che sono coinvolti nell’infiammazione:

  • vasodilatazione con conseguenza afflusso di sangue (rossore),
  • aumento della permeabilità capillare con conseguente essudazione di liquidi (gonfiore o edema)
  • stimolazione di segnali nervosi nocicettivi (dolore)
  • richiamo in loco di cellule del sistema immunitario che attacchino un eventuale invasore (azione chemiotattica)
  • attivazione della biosintesi di tessuto cicatriziale per rinforzare o riparare la parte colpita (anche se non ce n’è bisogno)
  • generazioni di radicali liberi che possono distruggere chimicamente un invasore (ma danneggiano anche i nostri tessuti, cioè “sparano nel mucchio”).

Le prostaglandine e i trombossani però svolgo anche ruoli fisiologici importanti in condizioni di normalità, cioè in assenza di infiammazione. Ad esempio, regolano la secrezione di muco che protegge le pareti dello stomaco, regolano la biosintesi delle cartilagini e del liquido sinoviale nelle articolazioni, regolano la vasodilatazione, quindi il corretto afflusso di sangue nei vari distretti locali ed altre.

Ciclossigenasi e Lipoossigenasi e il processo infiammatorio

La ciclossigenasi e la lipoossigenasi sono le due famiglie di enzimi che vengono comunemente coinvolte nel processo infiammatorio, attraverso un complesso di reazioni che viene chiamato cascata dell’acido arachidonico. Tale complesso di reazioni si sviluppa così: un primo enzima, una fosfolipasi scinde i fosfolipidi delle membrane biologiche liberando l’acido arachidonico, un acido grasso poli-insaturo con 20 atomi di carbonio (acido eicosa-5Z,8Z,11Z,14Z-tetraenoico; C20:4; -6). L’acido arachidonico viene poi trasformato da due vie enzimatiche parallele, cioè da due famiglie di enzimi: la cicloossigenasi che lo straforma in prostaglandine e in trombossanie e la lipoossigenasi che lo trasforma in idroperossidi che a loro volta si trasformano in leucotrieni.
Esistono due isoforme della ciclossigenasi indicate con tipo 1 e tipo 2, brevemente COX-1 e COX-2. La COX-1 è l’enzima presente nella maggior parte delle cellule (tranne i globuli rossi), ed è costitutivo, cioè è presente sempre. La COX-2 è una isoforma inducibile di cicloossigenasi: è presente in modo costitutivo in alcuni organi come cervello, fegato, rene, stomaco, cuore e sistema vascolare, mentre può essere indotto (cioè sviluppato all’occorrenza) in seguito a stimoli infiammatori sulla pelle, i globuli bianchi e i muscoli.
Esistono vari tipi di lipoossigenasi che portano a prodotti diversi, la più importante nel processo infiammatorio è la 5-lipoossigenasi, 5-LOX.

Trigliceridi

I trigliceridi sono i principali componenti della maggior parte degli oli e grassi. Si tratta di molecole pesanti, non volatili e poco polari, insolubili in acqua, composte dal glicerolo (o glicerina) esterificato con tre molecole di acidi grassi: quindi è un tri-estere della glicerina, da cui deriva il nome. Ciascun acido grasso contiene da 8 a 22 atomi di carbonio (comunemente da 16 a 18) e può essere saturo, mono-insaturo o poli-insaturo. La dimensione degli acidi grassi e la loro saturazione determina le proprietà fisiche e sensoriali dei trigliceridi, che possono apparire come oli (liquidi a temperatura ambiente) o grassi (solidi o semisolidi) e possono avere maggiore o minore untuosità e scorrevolezza sulla pelle. I trigliceridi insaturi o con acidi grassi più corti sono più fluidi ed hanno maggiore scorrevolezza.

Terpeni e terpenoidi

I terpeni o terpenoidi sono una grande famiglia molecole naturali, tipicamente contenenti da 10 a 30 atomi di carbonio, che vengono biosintetizzate a partire da un “mattone” comune, l’isopentenil pirofosfato (IPP), contente 5 atomi di carbonio (vedi figura). La scoperta che il mattone ripetitivo consta di 5 atomi di carbonio è relativamente recente, mentre un tempo si era ipotizzato l’intera famiglia fosse creata con la ripetizione di un mattone di 10 atomi di carbonio, che fu chiamato “terpene”. Pertanto vennero chiamati mono-terpeni le molecole di 10 atomi di carbonio (come il limonene, vedi figura) cioè composte da un solo mattone, diterpeni quelle con 20 atomi di carbonio (es. il cafestolo che da’ l’aroma al caffè), triterpeni quelle con 30 atomi di carbonio (es. il beta-carotene). Poiché si trovarono anche molecole fatte da 15 atomi di carbonio (come il bisabololo) si pensò che contenessero un terpene e mezzo e vennero chiamate sesquiterpeni (dal latino semis = mezzo + atque = e). Oggi si sa che l’unità ripetitiva è composta da 5 atomi di carbonio, pertanto è facile capire come i mono-terpeni ne contengano due (vedi figura), i sesquiterpeni tre, i diterpeni quattro, i triterpeni sei.